Haiku settimanali premiati – 8 dicembre 2013

Haiku settimanali premiati – 8 dicembre 2013

 

 

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E’ con immenso piacere che gli Amministratori de “Il susino magico e la luna d’argento” comunicano gli HAIKU premiati questa settimana (postati dal 2 al 6 dicembre), dopo una difficile selezione, perché molti di questi veramente meritevoli. Gli Haiku premiati sono stati scelti in base alla bellezza del contenuto e al rispetto delle regole strutturali richieste. Ci sarà sempre un primo, un secondo e un terzo classificato, con possibili casi di ex-aequo. Li trovate anche sul Blog omonimo, dove potrete commentare.

Complimenti ai premiati e a tutti. Colgo l’occasione per ricordarvi che, per la selezione,  valgono solo gli HAIKU postati  dal lunedi al venerdi e SOLO UNO AL GIORNO per ogni membro.

1° classificato

Piero Cirio

blocca la neve
il veloce galoppo
Luce intensa

2° classificato

ManIn Frack

voce del vento
si insinua tra gli alberi-
canto d’autunno

3° classificato (a pari merito)

Kate Moon

gelida notte-
ascoltando il richiamo
l’acqua raggiungo

Livio Gec
La luce sveglia
il prato intorpidito
L’aurora incede

Ecco un breve commento su questi quattro ottimi componimenti haiku che i tre Amministratori hanno voluto premiare; vi assicuriamo che la scelta è stata difficile per l’elevato valore intrinseco di ciascuno scritto.

L’haiku di Piero è l’haiku delle dicotomie a confronto: il volo immaginario libero e spensierato del cavallo (anche con la nobile leggerezza dell’essere) e gli ostacoli che gli si frappongono, in questo caso la neve in cui si ferma questo suo correre impetuoso; abbiamo percepito in questo haiku una forza davvero straordinaria, un senso di sabi straripante.

L’haiku di Donatella è l’haiku dei suoni silenziosi della natura, la soave musica che si insinua tra i rami e trova quasi dimensione umana nel vento, la cui voce tonante preclude all’autunno, il canto dell’autunno, anche qui tanto sabi.

Gli haiku di Livio e di Kate racchiudono ossimori di differenti stati d’animo: il buio e il gelo in quello di Kate, in cui appare chiaro un senso di wabi, di cupa malinconia, viceversa in quello di Livio è veramente suggestivo questo avanzare dell’aurora che con la forza dello yugen e di un karumi dai mille profumi, spezza il torpore del primo mattino.

Dunque, complimenti sinceri a questi quattro haijin per la varietà delle loro composizioni e per aver colto i diversi stati d’animo dello spirito giapponese dei Grandi Maestri.

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