“Il susino magico e la luna d’argento”: la nascita del Gruppo

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Lunedi 18 novembre
Per volontà di tre amici, scrittori e poeti, Massimo Baldi, Maria Carmela Dettori e Silvia Nava (che poi ha lasciato la carica di Amministratore il 29 dicembre per motivi di tempo), nasce su Facebook il Gruppo di scrittura di poesia in metrica giapponese, HAIKU in primis, poesia occidentale e racconti “Il susino magico e la luna d’argento” , “…con l’idea di sviluppare e rafforzare le anime poetiche e narrative d’oriente e d’occidente; in questo senso già il titolo cerca di mettere in evidenza l’ideale ponte tra i bagliori baluginanti della luna, tanto cara e complice compagna per narratori e poeti d’ogni latitudine, ed il rigoglioso pruno, sotto il quale tante magie d’oriente si sono consumate e ancor si consumeranno. Si posteranno, quindi, componimenti secondo i canoni classici della poesia giapponese (in primis, haiku) e componimenti a verso libero, ma anche racconti e satire, secondo quanto descritto nelle Regole del Gruppo. Non ci resta che augurarVi Buon Viaggio in questo percorso luminoso fatto di Nobili Parole ed Arte…”

Gli Amministratori del Gruppo sono Massimo Baldi e Maria Carmela Dettori.

Questo Blog intende raccogliere alcuni dei tantissimi frammenti e spazi di condivisione di Amicizia, Arte ed Assoluta Armonia dello spirito.

HAIKU PREMIATI DEL MESE – MAGGIO 2014

HAIKU PREMIATI DEL MESE – MAGGIO 2014

E’ con gioia che gli Amministratori del Gruppo “Il susino magico e la luna d’argento” comunicano i vincitori della rubrica HAIKU DEL MESE, per il mese di maggio: vogliamo fare i complimenti a tutti, davvero tutti nessuno escluso, perché siete stati tutti veramente bravissimi ed ispirati, rendendo questa selezione mensile ardua e dolorosa (artisticamente parlando).
Dunque, complimenti a tutti per la Vostra ottima e palpitante poesia.

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Prima classificata (ex-aequo)
Margarete Rupp-Soriano

foglie d’acero
sibilando tremano-
un temporale

E’ uno haiku in cui l’anima sembra immersa quasi nel sogno: le rosse foglie tremolanti si compiacciono tra le mani del vento e sembrano amanti che si piegano al desiderio, poi un fruscio che annuncia qualcosa di forte, inevitabile, che squassa quella pace e quella sicurezza: il temporale. C’è lo stato d’animo dell’aware, di una nostalgia che si riempie di toni desolati e cupi, quindi anche di molto wabi. Davvero splendido, complimenti Margarete!

Prima classificata (ex-aequo)
Katia vecchiattini

neve di maggio
scende dal cielo in fiore –
pioppi in amore

Uno haiku davvero incantevole e che esprime mirabilmente lo stato d’animo percepito con forti vibrazioni nell’attimo fotografato: che bellezza in quel secondo ku, quella goccia d’amore che scende dal cielo e congiunge terra e cielo in un abbraccio forse illusorio, forse solo momentaneo ma che avvolge i pioppi come teneri amanti. C’è uno stato d’animo al confine tra sabi e aware, c’è consapevolezza del presente e nostalgia del passato. Anche questo haiku è davvero splendido, complimenti Katia!

Seconda classificata
Marina Bellini

ronzano i fiori –
da stille di sudore
velato il labbro

Uno haiku vibrante e palpitante in cui è evidente la presenza viva e forte dell’estate attraverso il verbo “ronzare” nel primo ku ed il sudore del secondo ku: si avverte chiaro e secco questo senso di afa ed immobilità apparente che avvolge ogni cosa, immobilità rotta dal ronzare delle api sui fiori. C’è lo stato d’animo del sabi, un sabi carico di forza prorompente, che si percepisce quasi sulla pelle. Complimenti Marina

Terza classificata
Mina Pensi

cuore gigante-
il girasole mostra
nella corolla

Uno haiku in cui si ha la perfetta interpretazione di cosa debba essere uno haiku: osservazione e semplicità. Quella corolla aperta rappresenta l’anima del fiore e l’anima gigante di un essere che sappia veramente cosa significa amare e penetrare, quel girasole potrebbe essere qualunque persona che sappia penetrare un qualcosa al di la delle apparenze e di quello che appare in superficie. Stato d’animo evidente è hosomi e la delicatezza del karumi. Complimenti Mina

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 22/05/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 22/05/2014
(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Oggi vi propongo due haiku di Uejima Onitsura: mise al centro della sua poetica il makoto, un concetto dell’estetica giapponese che corrisponde a “sincerità” e “verità”, in poche parole l’atteggiamento del poeta deve essere quello di un bambino, che si avvicina alle cose con occhi puri cogliendone l’essenza

nel giardino davanti
candidamente si apre
la camelia
(Uejima Onitsura)

nella sera luccica
il ventre delle trote
nell’acqua bassa
(Uejima Onitsura)

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 10/04/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 10/04/2014
(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Questa volta intendo proporre un altro haijin TAKAI KITO (1741-1789): allievo del Maestro Yosa Buson, ne diventa il suo braccio destro. Alla morte di Buson gli succede alla guida della scuola senza però raggiungere le stesse eccellenze letterarie del Maestro.
all’imbrunire,
follia di primavera:
una grandinata
(TAKAI KITO)

sul vecchio uomo
che smuove il campo
un cappello storto
(TAKAI KITO)

HAIKU PREMIATI DEL MESE – MARZO 2014

HAIKU PREMIATI DEL MESE – MARZO 2014
E’ con gioia che gli Amministratori del Gruppo “Il susino magico e la luna d’argento” comunicano i vincitori della rubrica HAIKU DEL MESE, per il mese di marzo: vogliamo fare i complimenti a tutti, davvero tutti, perché siete stati veramente bravissimi ed ispirati, rendendo questa selezione ancora più ardua delle precedenti e, per certi versi, dolorosa (artisticamente parlando).
Ci complimentiamo dunque con Tutti, un Gruppo di Amici della Poesia che sanno coniugare valori artistici ed umani.
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Prima classificata: Marina Bellini

sera sul lago –
dondola fra le canne
la vecchia barca

Uno haiku intenso ed essenziale nel quale si respira garbatamente lo stato d’animo distaccato, silenzioso, puro e contemplativo che va sotto il nome il sabi: c’è questo momento quasi magico e delicato, la sera, in cui ogni pensiero dolente e ogni dubbio viene spazzato via.
Quella sera che si unisce al lago in un simbolico e vigoroso abbraccio senza confini, laddove essa sembra non soltanto ridursi ad abbracciare il lago ma anche ciascun riflesso di vita che quel lago ha respirato fino a quando imperava il sole: i baci degli amanti, i lenti sospiri, le grida dei bimbi, i sussurri dei vecchi in riva al lago, insomma il lago conserva quegli attimi di vita nei suoi più reconditi recessi.
Nel secondo e terzo ku domina lo stato d’animo del wabi, la povertà e la desolazione nell’immagine della vecchia barca che dondola fra le canne, lasciando intendere quell’essere spoglio e stanco ma tuttavia sereno, dopo una giornata di fatiche e di affanni.
C’è un forte componente zen in ogni ku, i complimenti degli Amministratori de “Il Susino magico e la luna d’argento”.

Seconda classificata: Angela Giordano

zolle scoperte –
la pioggia del mattino
sui germogli

Uno haiku molto silenzioso che trae spunto dalla natura in ogni sua forma ed essenza: le zolle, la pioggia, i germogli ossia gli elementi naturali della terra e dell’acqua.
Quanto forte si respira il profumo dei germogli che prendono vita attraverso le gocce d’acqua del mattino, quanto sale alto e delicato l’aroma della terra in quelle “zolle scoperte” del primo ku.
Gli stati d’animo dominanti del sabi e del karumi, tanto cari al maestro Basho, qui si colgono con pienezza ed immediatezza.
Sembra quasi ricordarci quest’immagine chiara e ficcante che al mattino tutti i dubbi saranno spazzati via da una pioggia antica da vivere come una profonda catarsi rigenerativa. L’assenza dell’uomo rende perfetta la fotografia del “qui” ed ora”!
I complimenti degli Amministratori de “Il Susino magico e la luna d’argento”.

Terzo classificato: Fabio Colosimo

spicchio di luna-
trova spazio nel cielo
senza ingombrare

Uno haiku semplice e scorrevole tuttavia molto profondo, dai contenuti pregni di suggestioni e capace di trasmettere belle vibrazioni e intense sensazioni: già il primo ku spicchio di luna è una immagine molto deferente e molto rispettosa del resto del cosmo e della natura.
Come gocce dello stesso mare, quella luna si ritaglia una parte piccola ma che vive e brilla di vita propria, appunto un semplice piccolissimo spicchio.
Gli altri due ku sembrano appunto confermare questo senso di rispetto in cui la luna timidamente si asside nel cielo: lei potrebbe tutto, lei è la regina, eppure tra le stelle e gli astri è una delle tante.
Ed allora il messaggio appare chiaro ossia che siamo tutti importanti ma nessuno indispensabile e soprattutto che ciascun uomo può portare un contributo importante e decisivo nel mare magnum ed insaziabile della conoscenza.
Un bellissimo sabi dal primo all’ultimo ku, uno haiku ottimamente costruito.
I complimenti degli Amministratori de “Il Susino magico e la luna d’argento”.

Menzione d’onore: ManIn Frack

cime innevate-
cattedrali di quarzo
bucano il cielo

Una menzione d’onore a Donatella che scrive Poesia (haiku, tanka ed ogni altra forma poetica) davvero in modo magistrale!
Questo haiku rasenta la perfezione: le cime innevate, le metaforiche “cattedrali” danno l’idea dello slancio profondo verso l’alto e fanno pensare all’arte gotica, protesa verso l’azzurro.
Che bella quella immagine del secondo ku “cattedrali di quarzo” in cui le stalattiti sembrano veramente prendere vigore e impeto nell’andare a bucare il cielo.
La semplicità dell’immagine non stride con la complessità del messaggio, laddove lo slancio delle cime è lo stesso slancio dell’animo umano per raggiungere i sogni che si costruiscono nel corso della vita: sabi ed yugen ottimamente mescolati!
I complimenti degli Amministratori de “Il Susino magico e la luna d’argento”.

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 27/03/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 27/03/2014

(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Questa volta intendo proporre un altro haijin Mukai Kyorai, un poeta vicinissimo al sommo Basho che incontrò più volte nel corso della sua vita

in cinque o sei
piangendo si intrecciano
i salici
(Mukai Kyorai)

uccelli migratori-
anche la casa dove sono nato
oggi è il tetto di una notte
(Mukai Kyorai)

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 20/03/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 20/03/2014

(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Questa volta intendo proporre il sommo, Matsuo Basho.
Nessuna parola, solo il respiro di un’onda che si increspa e si dissolve, di un battito di ciglia, di un attimo di sete di Universo

autunno,
persino gli uccelli e le nuvole
sembrano vecchi
(Matsuo Basho)

silenzio,
la voce della cicala
penetra la roccia
(Matsuo Basho)

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 13/03/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 13/03/2014
(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Questa volta intendo proporre ancora una volta Ikenishi Gonsui (1650-1722), un poeta allievo del sommo Basho, il Maestro che ha incontrato spesso durante la sua vita.
Propongo un solo haiku perché lo trovo bellissimo e pieno di significato: si parla d’amore attraverso un gioco, il go, il gioco dell’aristocrazia in Cina: ecco quindi la fusione tra due popoli, quello cinese e quello nipponico.
Ma come è l’amore, eterno o è solo un attimo?
Ma il tempo esiste veramente? Oppure è solo una convenzione dell’uomo?
La scacchiera rovesciata è qualcosa che finisce all’improvviso, con una forza interiore che annienta…lo vedi, lo percepisci, lettore, il gesto di distruggere tutto quanto era stato costruito con la pazienza del ragno?
Quando non te l’aspetti…ed allora sembra suggerire il Maestro Gonsui, non fate nessun programma nella vita…nessuno…assaporate semplicemente l’attimo…mentre fuori questo piccolo uccellino canta e continua a farlo perché la vita non si ferma, semplicemente evolve.

la scacchiera del go rovesciata
dalla mia amante; fuori
il canto del piviere
(Ikenishi Gonsui)

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 6/03/2014

SOTTO L’OMBRA DEL PRUNO FIORITO – Giovedi 6/03/2014

(rubrica settimanale del giovedi che si occupa di approfondire gli Haiku degli antichi maestri)

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Questa volta intendo proporre Ikenishi Gonsui (1650-1722), un poeta allievo del sommo Basho, il Maestro che ha incontrato spesso durante la sua vita: due haiku in cui si percepiscono numerosi suoni della natura a dominare la scena (il rumore dell’acqua e il canto del cuculo nel primo haiku, il vento che si tuffa nel mare nel secondo): sono haiku che vanno respirati, assaporati, meditati, nel senso che per comprenderli appieno va effettuato un processo di assorbimento interiore di energia del cosmo, ad occhi chiusi ed animo aperto, libero ad accogliere le infinite sfumature di vita in ogni sua forma.
Il primo haiku lo trovo geniale: il guizzo della carpa è quasi tratteggiato, come in un dipinto, istante per istante ecco che si forma nella mente dell’haijin quest’arco flesso che scocca il dardo e buca l’acqua, con il classico tonfo…poi subito dopo un cuculo per agganciare un altro suono senza soluzione di continuità e per evitare che il lettore di svegli dal suo sogno.
Buona lettura e commentate in tanti, un abbraccio Gruppo meraviglioso!

il guizzo di una carpa,
l’acqua torna piatta,
un cuculo
(Ikenishi Gonsui)

c’è una meta
per il vento dell’inverno:
il rumore del mare
(Ikenishi Gonsui)

HAIKU PREMIATI DEL MESE – FEBBRAIO 2014

HAIKU PREMIATI DEL MESE – FEBBRAIO 2014

E’ con gioia che gli Amministratori del Gruppo comunicano i vincitori dell’haiku del mese di febbraio: selezione come sempre durissima e difficile.
Ma ci complimentiamo comunque con Tutti, un Gruppo di Persone che coniugano sapientemente bravura artistica e ottimi valori umani!!!

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Primo classificato: Livio Gec

nubi eteree –
nel rubino tramonto
si dissolvono

Un senso immenso di bellezza e di quiete che sembra ammantare quasi con deferenza ogni singola sillaba, laddove lo stato d’animo del sabi si concreta nel risveglio dei sensi, nel tramonto che non costituisce la fine del giorno bensì l’inizio, nella vagheggiata sera in cui ogni pensiero trova quiete e collocazione nel distacco e in cui ogni affanno, ogni nube, sparisce quasi per magia ed incanto. “Rubino tramonto” mi suggerisce l’immagine di una pietra preziosa che risplende sino ad accecare l’osservatore con il suo baluginio, laddove si perde l’animo dell’haijin e mi suggerisce ancora un bicchier di vino in cui s’annega ogni cosa; quanto yugen risplende nel secondo ku, tante quanti sono i sensi di scoperta di ciascun haijin che si trovi nel “qui” ed “ora”!
In quei raggi ogni ora si dissolve serenamente; davvero un ottimo haiku, Livio.

Seconda classificata: Margarete Rupp-Soriano

volteggio d’api
si ritirano la sera –
ultimo sole

Leggendolo e percependolo attraverso i sensi questo haiku mi ha subito dato l’idea di una danza, una conturbante danza: queste api festanti che, dopo la laboriosità del giorno, l’incessante moto quotidiano, trovano ristoro e riposo in quei raggi, gli ultimi, quelli che hanno ancora il calore del giorno addosso e, contemporaneamente, anche la freschezza della luna che si assiderà di lì a poco. Un senso di aware percorre il secondo ed il terzo ku, un rimpianto del giorno finito, di una memoria che si perde nell’ultima eco del giorno. Avverto anche un evidente karumi, nella delicatezza di un ultimo sole, il sole metaforico della vita e del tempo che avanza, inesorabile, rapido, misterioso, magico.
Anche questo haiku è davvero bellissimo Margarete!

Terza classificata: Yoshiko Matsuoka

è tutt’orecchi –
il gatto innamorato
sullo scaffale

Uno haiku molto particolare: sullo scaffale un gatto, un gatto innamorato che ascolta, è tutt’orecchi. Mi chiedo: cosa ascolta? Il suono dell’amore, forse? Ma che suono ha l’amore? Che profumo ha, quale odore? Il gatto innamorato che le fusa è una immagine molto quieta, fortemente pervasa da sabi e yugen, quel miagolio che sembra quasi il vagito di un bambino. Ma forse il gatto non è un gatto in amore ma innamorato di cosa (un semplice gomitolo di lana o una boccia di legno o altro ancora)? Resta un profondo mistero e senso di yugen nel “qui” ed “ora” dell’haijin, complimenti Yoshiko, haiku criptico e molto apprezzato.